8 marzo. È qui la festa?

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antonio marchetti frigo

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Le “ministre” di questo governo sono invisibili. L’ambiente non conta nulla, in questi mesi di emergenza e scandali quotidiani quella “donna”, che gestisce quel ministero, non esiste. Per le pari opportunità, nell’Italia della cronaca contemporanea, c’è altra donna, invisibile, o balbettante. Per la gioventù, ridicolo già nel nome del ministero, il ministro appare come pezza di appoggio nei luoghi in cui non dovrebbe essere, con quegli occhioni ipertiroidei di chi la sa lunga ma non dice mai niente. Per il turismo abbiamo una donna talmente abbagliata dal suo premier che ripete come un clone idee non sue. È stato nominato un sottosegretario donna che ha avuto il merito di indicare un presunto amante della consorte del suo premier- padrone nella fase di separazione matrimoniale. Queste sono le donne nel governo del nostro paese. Forse sono state scelte proprio perchè devono star zitte, pur simboleggiando una qualche “pari opportunità“. Il problema è solo loro. Cosa festeggiano oggi le donne? Perchè, poi, chiamarla ancora festa? Non sarebbe piuttosto un lutto?

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