Torniamo in cucina

morning

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Cosa c’è di più bello di una cucina? Non la cucina quando vi lavoriamo ai fornelli o vi mangiamo, intendo la cucina espropriata dalla sua funzione.
Concedetemi qualche retorica melanconia. Voglio dire la cucina al pomeriggio, tutta pulita e profumata, con le persiane socchiuse ed il silenzio attaccato alle pareti nell’assenza degli altri. Questa cucina, per chi non ha un luogo proprio, una stanza tutta sua, è un mondo conquistato e da abitare. Nella cucina il silenzio conserva nel suo grembo imploso il suono delle posate e dei piatti, con le tracce di quei rompiscatole che poc’anzi vi mangiava e litigava. La cucina è stata la prima esperienza di riuso dello spazio: studio, tavolo da disegno, campo di gioco, sala lettura, palestra erotica contrapposta al funereo letto matrimoniale tirato e liscio alla perfezione come una tomba di marmo sulla cui gelida superficie si consuma il rito coniugale, poveri noi, fare l’amore dove moriremo.

One Response to “Torniamo in cucina”

  1. luana modini ha detto:

    secondo me scrivi molto bene, io sono una scittrice (alle prime armi) e studio lettere, quindi prendilo come un complimento abbastanza oggettivo. leggere questo post mi ha fatto riflettere sulla cucina, e sono poki quelli ke riescono a far riflettere su una cucina. 🙂
    un salutissimo
    luana modini 🙂

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