Madri italiane

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marchetti aereoplanino.

In un reportage di “Annozero” del 22 aprile viene rappresentata una specie di assemblea di genitori della città di Adro, in provincia di Brescia, relativa alla mensa scolastica e in cui venivano segnalate alcune famiglie che non pagavano le “rette” e che hanno visto i bambini esclusi dalla mensa. Un imprenditore si è offerto di pagare per i morosi e ciò ha creato una polemica ormai nazionale. Tralasciamo i cavilli istituzionali in cui la Lega oggi (“rivoluzionaria” ieri, ma si fa per dire) maschera la sua brutalità , e allontaniamoci anche dalla rappresentazione-montaggio del reportage che, ammettiamolo, aveva già pre-confezionato il messaggio, attitudine che Michele Santoro pratica abilmente da anni, da ottimo semiologo, che tuttavia non dispiace nel deserto dei Tartari. In quella “assemblea”, e nei servizi esterni, in lotta erano donne, erano madri. Brandivano con determinazione bandiere ideologiche in nome dei figli. Offrivano generosamente modelli educativi per gli adulti di domani in una assunzione, quasi mistica, di verità intoccabili. Facciamola finita allora una volta per tutte con la favoletta della solidarietà tra donne e del “sentire comune” del femminile, e soprattutto con l’annuncio del nuovo. Le madri italiane sono conservatrici, com’è nella tradizione.

One Response to “Madri italiane”

  1. Rumeysa ha detto:

    Certe volte penso che i bambini, anche il mio, sono fatti per cerrcese e, a meno di comportamenti evidentemente distruttivi da parte di chi se ne prende cura, lo faranno con successo a prescindere da mamme, pape0, nonni e babysitter. I bambini hanno una vitalite0 prorompente, capacite0 di recupero straordinarie (che manterranno in parte anche da adulti), una gioia che si autoalimenta; eppure quello che hai detto e8 terribilmente vero e anche io cado spesso nella trappola della madre buona-cattiva. Abbiamo questa mania di sopravvalutare l’importanza di cif2 che facciamo PER i nostri figli, sempre proiettatati sul loro futuro di adulti, perdendoci spesso l’adesso e la possibilite0 di fare CON i nostri figli. Perche8 dove sta scritto, chi lo ha detto che una madre difronte al miracolo di un bambino debba ridursi solo a dare e a fare del suo meglio per lui? Quando riesco a liberarmi dei sensi di colpa e inadeguatezza che spesso provo per aver fatto delle scelte piuttosto di altre, mi rimane la parte pif9 bella dell’essere madre: il continuo stupirsi e meravigliarsi per questo essere tanto diverso da ma che pure e8 mio figlio, il privilegio di osservarlo mentre guarda il mondo con gioia ed entusiasmo puri, la possibilite0 di ricontattare, per mezzo suo, le mie parti infantili. Allora quando guardo le cose da questo punto di vista, che mi importa di perder tempo dietro a mode che valgono oggi e domani chisse0, infallibili per alcuni, deleterie per altri e spesso espressione di un florido mercato che ha deciso di alimentarsi delle insicurezze e dei dubbi di schiere di madri stressate? L’unica persona che puf2 permettersi di farmi capire quando (perche8 e8 questione di momenti non di tempi indeterminati) sono una madre buona e quando no, l’unica da cui accetto critiche in tal senso e8, in ultima analisi, mio figlio e lui, in questo, e8 infallibile.Ciao.

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