Leopardi e il formaggio

bel paese

«Carissimo signor padre, Ricevo la cara sua del 31 gennaio. Già fin dal primo di questo mese il freddo qui, grazie a Dio, è molto scemato, anzi abbiamo avuto qualche giorno quasi di primavera: io ho ripreso le mie passeggiate campestri, e mi pare di essere rinato. Non ho ancora veduto Fusello. Il dono che ella mi manda mi sarà carissimo, e mi servirà per farmi onore con questi miei amici, presso i quali trovo che l’olio e i fichi della Marca sono già famosi, come anche i nostri formaggi, che qui si stimano più del parmigiano, il quale non ardisce di comparire in una tavola signorile: bensì vi comparisce una forma di formaggio della Marca, quando se ne può avere, ed è cosa rara…»

Bologna, 8 febbraio 1826

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«Carissimo signor padre, Quando mi giunse la sua del 12, io aveva già poco prima riscossa finalmente la roba portata da Fusello. I fichi e l’olio sono qui applauditissimi e graditissimi; e quantunque in casa io non fossi solito di mangiar de’ fichi, adesso, non so come, trovo che sono pure una cosa di un sapore eccellente, e ho pensato di salvarne un poco anche per me, giacchè ella me ne ha favorito così liberalmente che ve n’è abbastanza per me e per gli altri. È ben giusta la sua meraviglia che costà non si pensi punto a far commercio di formaggi con queste parti, dove non si fa formaggio se non pochissimo, e cattivo. Veramente non si può scusare l’indolenza della nostra provincia nel mettere a profitto i tanti generi squisiti che essa possiede, e che eccedono il consumo dell’interno: giacchè li formaggi non sono il solo capo che manca in altre parti d’Italia, e che sarebbe ben accolto; ma noi abbiamo molti e molti altri capi che da noi non si stimano e non si trovano a vendere perchè sovrabbondano, e altrove sarebbero ricercatissimi…»

Bologna, 20 febbraio 1826

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«Cara Paolina, Ho ricevuto il pacco, la scatola e la tua lettera della buona Bosi ch’è stata da me due volte. Ringrazia tanto e poi tanto mamma e babbo dei formaggi, e babbo poi in particolare delle bella scatola, che ho messa subito in uso…»

Bologna, 1 maggio 1826

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«Carissimo signor padre, Ho ricevute le sue del 23 aprile e degli 8 del corrente, e dalla sig. Bosi ebbi puntualmente il formaggio e la bella scatola. Non ho scritto per la posta dopo la mia del 24 aprile, perchè fin dal primo di maggio scrissi a Paolina una lettera che consegnai alla sig. Bosi. Incaricai Paolina di ringraziarla caramente dei formaggi e della scatola…»

Bologna, 10 maggio 1826

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«Paolina mia, Ieri ricevetti la lettera del papà in data dei 12, e l’altro ieri avevo ricevuta quella degli 11, insieme col baule e coi formaggi; tutto recapitatomi puntualmente a casa…»

Bologna, 20 settembre 1826

One Response to “Leopardi e il formaggio”

  1. Virginia ha detto:

    Certo che il Nostro rivela delle interessanti adesioni alla vita e al suo sapore. Buongustaio e amante dei cibi ricchi, proteici; addirittura riceve i formaggi in un baule, chissà quanti dovevano essere, un vero tesoro! Sono proprio contenta per lui,

    Virginia.

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