Al bar e in libreria

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Al bar, di primo mattino, ora usa dire “caffettino”. Mi chiedono: “caffettino?”.
No, rispondo, vorrei un caffè. Caffettino, casina, cameretta, lettino, copertina, pigiamino (o pigiamone che è peggio), bacino, messaggino, scopatina, tutto minutino e piccolino che apre al tragico del nostro quotidiano. Se scorre del sangue, oggi, è per colpa di questa miniaturizzazione rassicurante ed autocolsolatoria che mi fa orrore.
Un nuovo mattino, una nuova barista, usa il termine “cafferino”. Ho dovuto correggerla, riportarla a “caffettino”, e poi dirle che preferivo un “caffè”. Costa un euro, vorrei la parola intera. L’omo è omo!

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In libreria cambio di personale. Ti senti dire da una commessa dopata se si è sicuri dell’autore solo perché lei è in difficoltà a digitare il suo nome. I giovani spinellati si danno delle arie professionali e, presuntuosi, attribuiscono a te l’errore.
Anche se sei vecchio ti danno del tu mentre tu continui con il lei.
Tu sei un “tu” anonimo che dà disturbo – ma che vuole questo con tutti i best sellers che ci sono in vetrina!
La sbarellata presuntuosa, bocciata a scuola o con un cumulo di debiti scolastici mostruosi e con alle spalle un corsino accelerato nel buco di culo di una confcommercio, ora ha cambiato pelle, si sente intelligente e mostrandoti il “fondoschiena”, e dandoti del tu, ti tratta da cretino. Dopo anni in cui eri cliente in libreria basta una precarietta per farti sentire un marziano. Non vai più. Si perdono i clienti e la libreria perde colpi. Chiude. Al suo posto si apre un negozio di scarpe.
La cretina dopata è ancora lì, riciclata, flessibile-precaria-presuntuosa, e sempre più stronza.

One Response to “Al bar e in libreria”

  1. Shereen ha detto:

    Evidentemente non avete idea di cosa sia una Guerra Civile, e8 come una disgrazia, staepe cosa sia una disgrazia? Sapete cosa sia essere felici e contenti e dopo mezzora essere nella disperazione? NO, meno male che non lo staepe. La Guerra Civile e8 simile, siamo all’inizio di un Autoritarismo CHE PUO’ PORTARE ad una Guerra Civile o a qualcosa di simile, non necessariamente ad una Guerra Civile come quella Spagnola, oggi non sarebbe nemmeno possibile, MI AUGURO che NON LA RENDEREBBERO POSSIBILE. Comunque, quando la Fame, o La Disperazione, o l’Ingiustizia sociale o Tutte queste cose insieme avranno raggiunto la maggioranza della popolazione, accadre0 una cosa che ho gie0 visto, coloro che con Berlusconi si arricchiscono in varie maniere (poche corrette) si arroccheranno con La Legge ” fatta da LORO contro coloro che scenderanno in piazza per Sopravvivere, (inclusI gli sciocchi che oggi votano berlusconi).

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